Valore aggiunto o costo.
Sono passati ormai oltre 15 anni da quando ho fatto una scelta importante per la mia professione… quella di acquistare un CAD architettonico, un software, cioè che, con l’ausilio di oggetti tridimensionali parametrici e con la possibilità di estrarre da essi tutta una serie di informazioni, mi consente di avere sotto controllo il mio progetto in tutta la sua interezza.
Ho fatto questa scelta perché l’integrazione di vari ambiti all’interno di un unico software era un pallino che mi portavo avanti dai tempi dell’università.
ALLPLAN
E così, avendo deciso di acquistare il mio CAD, durante il SAIE, il salone specializzato nell’edilizia che si tiene a Bologna, dopo aver girato fra i vari stand alla ricerca di quello che soddisfacesse le mie esigenze e le mie aspettative, per stanchezza, mi siedo nel corner della Nemetschek, società madre di cui è parte essenziale Allplan… e rimango folgorato!
Memore di soldi sprecati nell’acquisto di software che promettevano mari e monti, e poi, all’atto pratico, non riuscivano nelle cose basilari, mi soffermo su questo, chiedendo di poterlo vedere con più calma e approfondire le caratteristiche del programma.
Mi viene dato il nome di un collega che lavorava vicino alla mia città che, per tre sabati di seguito, gentilmente mi ospita nel suo studio dandomi la possibilità di fare tutte le domande possibili ed immaginabili a chi quel programma lo usava per lavoro e per davvero.
Ora dopo ora, nel confronto che facevo con AutoCad, programma che allora andava per la maggiore (purtroppo ancora oggi lo è… sigh!), risultava, a fine incontro, sempre più vincente fino a quando presi la decisione di acquistarlo.
Troppa la differenza tra le due metodologie ma l’uso quotidiano di AutoCAD, che conoscevo a menadito, continuava a rallentare l’integrazione di Allplan nelle pratiche dello studio, facendomi sorgere dubbi sulla scelta fatta.
Complice l’estate di mezzo, mi impegnai a realizzare i primi progetti partendo da zero con Allplan rimanendo sorpreso nel verificare come l’utilizzo delle informazioni che riuscivo ad estrarre dai modelli mi semplificasse anche la verifica e la contabilizzazione dell’opera.
BIM
Quello che Allplan aveva cominciato a fare in tempi non sospetti, oggi, assieme ad altri software usciti sul mercato in questi ultimi anni, rappresenta le fondamenta sulle quali si basa il tanto reclamato BIM (Building Information Modeling) ovvero Modello d’Informazioni di un Edificio.
Con BIM si indica la rappresentazione digitale delle caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto. Ogni oggetto elaborato mediante la tecnologia BIM racchiude in un file, interscambiabile tra software di varia natura, informazioni definite da codici univoci sul prodotto quali le dimensioni, la sua rappresentazione 3D, le caratteristiche fisiche del materiale da costruzione, le proprietà specifiche come le capacità isolanti, termiche ed acustiche, la resistenza al fuoco, fino al calcolo dei costi.
Essendo una piattaforma BIM, Allplan rappresenta la base ideale, grazie al lavoro su un modello 3D digitale object-oriented. Tutte le informazioni di progetto sono inserite, archiviate e utilizzate in un unico modello di edificio. In questo modo puoi usufruire di dati aggiornati, qualitativi e condivisibili in sicurezza che ti consentono di progettare, costruire e utilizzare l’edificio in modo efficiente sia in termini di costi che di tempo di realizzazione.
Il Building Information Modelling viene utilizzato sia nel settore edile per la progettazione e costruzione (architettura, ingegneria, impianti tecnici ecc.) come anche nel facility management.
In tempi meno recenti, in mancanza di una piattaforma comune con cui dialogare, questi programmi ti aiutavano a dare forma e colore al progetto, così da aiutare il tuo cliente ad assumere decisioni che altrimenti risultavano difficili da prendere, semplificando la redazione del progetto e facendoti procedere con più tranquillità.
Dando per scontato, ormai, la necessità di dotarsi in un software CAD di nuova generazione, il passo più logico e più coerente con le nuove evoluzioni del mercato, è stato l’acquisto di un software di modellazione 3D, di rendering ed animazione di alto livello.
CINEMA 4D
Nel mio caso, avendo investito su Allplan, la scelta è caduta quasi naturalmente su Cinema 4D, prodotto dalla Maxon.
Il programma supporta tecniche di modellazione procedurale, poligonale e solida, la creazione e l’applicazione di texture, la gestione dell’illuminazione, l’animazione e il rendering delle scene. Cinema 4D si interfaccia alla perfezione con Allplan, con cui dialoga in maniera quasi nativa, soprattutto da quando la Maxon è diventata parte integrante della famiglia Nemetschek.
Con questa fusione le interazioni fra i due software sono molto spinte tanto che Allplan stesso, da qualche anno, nel modulo del rendering utilizza il motore di render di Cinema 4D.
Questo consente a chi non ha necessità di approfondire o sviluppare questo ambito può benissimo fermarsi ad Allplan ed ottenere dei risultati abbastanza soddisfacenti.
Tutto questo potrebbe diventare molto conveniente in studi di piccola dimensione, dove, pur avendo intenzione di offrire questo ulteriore servizio ai propri clienti, non vuole o non può investire in un programma specialistico come Cinema 4D. Ma per chi vuole fare il salto di qualità non può non prendere in considerazione l’acquisto di un modellatore 3D.
L’integrazione tra Allplan e Cinema 4D si esprime ancor di più nella suddivisione per tipologia di oggetti comprensivi di materiali che il primo programma esporta verso il secondo, comportando questo una semplificazione dell’organizzazione del modello finale con conseguente risparmio in ordine di tempo, a tutto vantaggio della produzione dei rendering finali.
È chiaro che l’acquisto del solo software non è la sola voce di costo che uno studio deve considerare. L’eventuale corso per acquisire le competenze in maniera completa e veloce oppure tutto il tempo impiegato per imparare da autodidatta il software, magari con l’ausilio di video su YouTube, non sono costi da sottovalutare.
Per non parlare dell’acquisto di plugin, di oggetti 3D e di texture realistiche che consentono di produrre rendering molto realistici. Acquisti che con il passare del tempo, e con la volontà di migliorare i risultati, diventano quasi obbligatori.
Bisogna valutare attentamente i costi e i benefici per capire se l’investimento in questo campo crea un valore aggiunto capace di aumentare il reddito dello studio oppure se rischia di aumentare i costi dello studio in termini di tempo perso o di servizio non remunerato.
Non è facile, io ho considerato l’acquisto di Cinema 4D ed il tempo per imparare ad utilizzarlo come un accrescimento delle mie competenze ed un modo per aiutare il cliente nella valutazione del progetto proposto, quindi, avendolo applicato direttamente per la produzione di rendering di supporto a commesse appena aperte, ho valutato l’investimento come fosse un apprendimento in corso d’opera.
In ogni caso, oggi in rete sono presenti diverse società che offrono questi servizi, e potrebbero essere preziosi per la tua attività.
Spetta a te ora capire la convenienza, io la scelta l’ho già fatta!